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Talenti? C’è chi non ne vuol più sentir parlare | Talent’s Hits #2

Talenti

Forse la parola è stata troppo usata ed abusata negli ultimi anni, forse qualcuno si è reso conto degli incerti e poco misurabili vantaggi, degli effetti demotivanti sul resto della popolazione aziendale, dei vari programmi per High Potential, High Flier e simili. Sta di fatto che, come vedremo l’11 dicembre a Milano, è in crescita il numero delle aziende che preferisce evitare di usare la parola “talento” per connotare le proprie politiche di Sviluppo. Ed anche chi ne parla sta (lentamente) cambiando il proprio approccio.

La ricerca che abbiamo condotto e che ha coinvolto più di 30 grandi aziende italiane e multinazionali, evidenzia almeno due tendenze. La prima, usando l’esempio del Whiskey, possiamo definirla come blending, ovvero la tendenza a far convivere l’approccio selettivo con quello inclusivo e i due target, gli alti potenziale e il collettivo aziendale. In questo caso, è molto chiaro alle aziende che si tratta di una strategia che, per funzionare, deve saper distinguere e connotare bene le due offerte di sviluppo e che deve basarsi su driver, anche di costo, diversi. Con un parallelo preso dalla moda, l’offerta di sviluppo è come un jeans: tutti hanno diritto ad averne uno, ma perché il business funzioni, bisogna differenziare: su misura quello destinato alle popolazioni a più alto valore potenziale, più standardizzato e di minor costo quello rivolto al mass market, ma pur sempre un jeans di moda.

L’altra tendenza va oltre e con coraggio dichiara che in ogni persona c’è un talento da valorizzare e porta quindi a ripensare l’organizzazione e il rapporto tra capo e collaboratore come veri e propri incubatori di sviluppo, ma  anche la visione della persona stessa, che viene considerata come la prima responsabile della propria valorizzazione e del proprio progetto di sviluppo professionale.

In questo scenario, le aziende si stanno impegnando per introdurre nuove modalità di individuazione e sviluppo dei talenti. Sette delle aziende partecipanti alla Survey porteranno la loro testimonianza diretta al Workshop “Knockin’ on Talent’s Door”, raccontando le loro scelte e le loro pratiche di successo. E tu, hai già la tua strategia?

Autore: Renato Boccalari

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