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Come si scopre il Talento? Tra Talent Recruiting e la metafora calcistica | Talent’s Hits #3

Talenti

Più si individua precocemente un talento più alta è la possibilità di mettere a frutto le sue competenze vedendolo così diventare una risorsa di successo.
Alcune ricerche americane ci suggeriscono un’interessante distinzione fra competenze to select (quelle, per così dire, innate) e competenze to develop (quelle che con l’esperienza e la formazione si possono sviluppare).

Il valore del talento sta tutto qui, in una dotazione naturale. Ma come fare ad individuarlo? Le aziende in questi anni hanno spostato e intensificato i loro investimenti nel Talent Recruiting e in tutte quelle azioni che vanno sotto il nome di Employer Branding, tutte prese dal problema dell’attrarre, più che dal voler capire se il candidato è una persona con le doti e la motivazione necessarie. Ma se guardassero ad altri mondi, capirebbero come si fa a scoprire veramente nuovi talenti e soprattutto a farne un business.
L’esempio calcistico della “cantera” del Barcellona vale per tutti. Pensiamo all’affare che il club catalano ha portato a casa scoprendo il talento di Messi già all’eta di 12 anni. L’esempio calcistico non è citato a caso, perché quello che stanno cominciando a fare alcune aziende, e che segna un cambiamento forte rispetto ai tradizionali sistemi di valutazione del Potenziale basati sugli Assessment off the job affidati a specialisti, è proprio una forma di talent scouting basata sulla messa alla prova nel campo di gioco del Business ed affidata, nel ruolo di talent scout, non a specialisti esterni, ma agli stessi manager di linea, nel ruolo di assessor e di coach.

I programmi più strutturati vedono il coinvolgimento di tutti gli attori aziendali interessati all’individuazione e allo sviluppo del talento, Top Manager inclusi. I ruoli più alti, infatti, sono sicuramente fondamentali per riuscire ad individuare le sfide per l’ingaggio dei giovani in odore di talenti. I manager di linea osservano il singolo ed il gruppo, danno feedback e alla fine esprimono la loro valutazione che non sarà teorica ma figlia dei comportamenti, delle capacità e dei risultati realmente osservati e conseguiti in una sfida reale e complessa, nel vero campo di gioco del business. Un percorso di formazione e di sviluppo, dunque, molto più ricco e concentrato di tanti corsi in aula.

Vista la ripetuta metafora con il calcio che ha dominato questo post, vi anticipo che nella Tavola Rotonda finale del Workshop “Knoking’ on Talent’s Door” ci sarà anche il Direttore HR di uno dei nostri più blasonati club di calcio che ci spiegherà come si possano coniugare le ragioni del business e quelle del successo, attraverso la scoperta e lo sviluppo dei talenti.

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