ll Talento non ha età | Talent’s Hits #4

Ci sono alcune aziende che si sono messe in testa la “strana idea” – rispetto al pensiero oggi più diffuso nel mondo del lavoro – che i cinquantenni (o i sessantenni, visti gli effetti della legge Fornero) hanno ancora qualcosa da dire e vantaggi da portare all’interno dell’organizzazione.

Nascono così i programmi di scambio generazionale. Accanto a quelli in qualche misura già noti, in cui è il “vecchio” che trasmette il suo sapere e la sua esperienza al “giovane”, c’è anche la novità, tutta dovuta all’avvento del Web e dei nuovi modi di lavorare, dei giovani che insegnano ai più grandi, li guidano nel mondo di Internet e insegnano loro a maneggiare gli strumenti di una nuova dimensione: la Social Organization. Tutto questo prende il nome di Reverse Mentoring.

Un modo per creare un ponte e una nuova solidarietà generazionale in aziende che stanno confrontandosi col nuovo fenomeno della pluri-segmentazione e che cominciano a capire che dal connubio fra il sapere e l’esperienza degli anziani e l’entusiasmo e l’energia dei giovani può nascere l’innovazione che serve per rimanere competitivi sul mercato.

Nuovi programmi di knowledge-sharing, di ingaggio inter-generazionale e di aumento dell’efficacia. Siete pronti per tutto questo?