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Dove cresce la pianta del Talento? | Talent’s Hits #7

Talenti

Dalle pagine di questo blog lo abbiamo ormai ribadito in tutti i modi possibili: più che l’ingaggio, sono le strategie di Sviluppo che fanno del Talent Management un processo vincente.

Come dice il titolo del post, oggi cerchiamo di capire dove cresce la pianta del talento. Be’, è presto detto: sempre meno nelle aule di formazione sempre più nel campo di gioco del business. Task assignments, progetti, incarichi individuali e lavori di gruppo, tour of duty, sono alcuni dei nuovi attrezzi -emersi dalla survey GSO sulle “Prassi emergenti nello Sviluppo dei Talenti”– che il “giardiniere” aziendale deve imparare ad usare per far crescere queste nuove piante, non più in serra, ma a cielo aperto.

L’affermarsi di quello che viene definito come approccio “70-20-10” (il 70% dell’apprendimento avviene attraverso le sfide nel ruolo, il 20% dal confronto con i colleghi, il 10% con la formazione in aula) e che sposta il luogo dello sviluppo nel campo di gioco del business, rappresenta una vera e propria modalità emergente e come tale da ingegnerizzare, perché non venga confusa con la semplice esperienza on the job e si trasformi in una vera e propria nuova tecnologia dello Sviluppo.

Una sfida per tutti: per i capi, che diventano i veri sviluppatori sul campo, per le persone e per i professionisti della stessa funzione HR, che devono rinunciare alla proprietà storica degli strumenti di Sviluppo ed imparare a trasmetterli e metterli a disposizione dei capi di linea, facendoli crescere in questo nuovo ruolo, che assume a seconda dei casi le sembianze del Coach, del Tutor e del Mentor. Ed è anche chiaro che, come per ogni mestiere, non tutti ci sono portati. Così, per alcuni manager che hanno il pollice verde innato e fanno sbocciare il talento di ogni giovane pianta, ce ne sono altri che non sanno nemmeno distinguere una pianta dall’altra.

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